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Tutti i mucolitici sono uguali ?

La bronchite cronica ha un’incidenza dell’11% nella popolazione di età superiore ai 35 anni e le frequenti esacerbazioni acute sono un’importante causa di morbidità e di costi. L’impiego dei farmaci mucolitici in questa patologia broncopolmonare è comune, ma la loro utilità come semplici espettoranti è in discussione. Il muco è prodotto a livello polmonare dalle cellule caliciformi mucipare. La viscosità delle secrezioni di muco dipende dalla concentrazione delle mucoproteine , e dalla presenza di ponti disolfuro tra le mucoproteine ed il DNA. Una revisione della letteratura , pubblicata sul British Medical Journal ( Poole PJ , Black PN , BMJ 2001 ; 322: 1271-1274 ) ha mostrato che i mucolitici , nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) , sono in grado di ridurre le esacerbazioni acute della malattia , di ridurre i giorni di malattia ed i giorni di impiego degli antibiotici. A maggior parte degli studi analizzati si riferivano all’impiego dell’Acetilcisteina. Le Linee Guida GOLD ( Global Initiative For Chronic Obstruttive Lung Disease ) sulla BPCO .............. Continua